LEuropa
informatica e lItalia:
Problemi
e prospettive
Cagliari
21-22 marzo 1997
Convegno
Internazionale
INTEVENTO DELL'ING. TACCORI
Sono Salvatore
Taccori dellAssociazione degli Industriali di Cagliari.
Porgo a
tutti le scuse delling. Ticca che, suo malgrado, non è potuto
essere presente e Vi ringrazio, da parte sua, per linvito rivoltogli.
Ho sentito
molte cose interessanti.
Mi sembra
che si possa concludere individuando due diversi problemi: uno di tipo
tecnologico ed uno di costume.
Ormai per
il primo sono disponibili soluzioni innovative che vanno ben oltre le
attese, soluzioni che, come abbiamo sentito e come posso confermare
per mie conoscenze ed esperienze dirette in merito, permetterebbero
di intervenire su alcune fasi del processo amministrativo ed eliminare
alcune inefficienze dovute ad aspetti tecnici nel funzionamento della
Pubblica Amministrazione.
Il secondo
problema, invece, presenta difficoltà ben superiori. Alcuni relatori
hanno già messo in luce questo aspetto, anche se a taluni può essere
sembrato marginale.
La tecnologia,
infatti, può risolvere alcuni aspetti dellinefficienza della Pubblica
Amministrazione, ma può essere utile solo marginalmente per quello legato
alla profonda crisi che questa sta attraversando.
Per fortuna
sembra che in questi ultimi anni le cose stiano evolvendo positivamente,
ma modificare il "modo di lavorare" e le "abitudini"
(non sempre dovuti a pigrizia od ignoranza, ma anche a comportamenti
scorretti se non dolosi) è ben più difficile che introdurre delle innovazioni
tecniche.
Come sottolineato
dal direttore dellAIPA, alla base di tutto cè un problema,
la cui soluzione potrebbe rivelarsi fondamentale per trovare la soluzione
a molti aspetti della questione.
Il problema
è il modo con cui la pubblica amministrazione vede il rapporto col cittadino,
che ha una esigenza e non riesce a comunicarla né tantomeno a risolvere
(od ottenere un riscontro alla medesima).
Questo è
determinato dal fatto che non si riesce a vedere lutente come
una persona a cui si "deve" fornire un servizio, che ha come
fine la soddisfazione di una esigenza e quindi dare una risposta o quantomeno
cercare di indirizzare verso chi possa aiutarlo a risolvere il suo problema.
Questo perché
è un suo diritto e perché, in fondo, lutente paga (anche se in
modo indiretto, attraverso le tasse).
Si produrrebbe
un notevole cambiamento se la pubblica amministrazione riuscisse a vedersi
come unazienda privata di servizi che sta sul mercato ed offre
i propri servizi ai clienti/cittadini.
Alla base
della sua sopravvivenza cè la soluzione del problema con cui il
cliente si presenta, perché è solo con la soluzione in tempi brevi e
con la sua soddisfazione che lAzienda riceve il pagamento del
servizio prestato e lacquisizione di un cliente che sicuramente
tornerà.
Questo meccanismo
in un certo modo lascia sul mercato solo le aziende più efficienti.
Per le pubbliche
amministrazioni non è possibile, normalmente, utilizzare questo meccanismo,
ma si può comunque modificare il modo di lavorare di queste, premiando
non la mera applicazione delle norme ma ponendo come indice principale
la "soddisfazione del cittadino".
Infatti
è in questo senso che si stanno muovendo i tentativi di riforma e di
ridefinizione del modo di concepire lazione amministrativa.
Ci si deve
orientare verso "lofferta di nuovi servizi" in risposta
alla domanda espressa da una clientela che molte volte non è a conoscenza
delle norme ma che ha un problema da risolvere che in molti casi è generato
dalla stessa pubblica amministrazione.
La legittimizzazione
della pubblica amministrazione deve avvenire, quindi, non con la misurazione
della capacità del rispetto delle norme, ma dal grado di rispondere
ai bisogni dei cittadini utilizzando la conoscenza e lapplicazione
delle norme per conseguire il risultato.
La Costituzione
definisce e tutela i bisogni essenziali dei cittadini nella forma di
diritti inerenti a ciascun individuo.
Fra questi
diritti vengono comprese anche le prestazioni che il cittadino riceve
dalla Pubblica amministrazione.
Il funzionario
pubblico ha finora perseguito un obiettivo (quando non intervengono
aspetti di disonestà): la mera applicazione delle norme vigenti, che
in molti casi porta al fermo dellatto per tempi indefiniti, senza
curarsi della soluzione del problema e di cercare di fornire una risposta.
Il rispetto
dei diritti non è solo lapplicazione ed il rispetto delle norme
per lespletamento di un procedimento amministrativo ma anche lerogazione
effettiva e con buoni risultati del servizio richiesto.
Si tratta
quindi di invertire lattuale modus operandi della P.A. mettendo
le esigenze dellutente/cliente al primo posto e trovando, nel
rispetto delle norme e nella loro applicazione, la soluzione al suo
problema.
Come già
accennato, per fortuna sembra che sia lo stato che le stesse amministrazioni
sentano limportanza del problema e si avverte una certa vivacità
e molte nuove leggi stanno intervenendo in questo senso.
Esistono
ormai molti studiosi che hanno proposto soluzioni interessanti ed ormai
ci sono diversi modelli di possibile funzionamento, che comunque hanno
molti punti in comune.
Questi affrontano
il problema definendo gli elementi fondamentali che contraddistinguono
i "servizi" e finalmente affrontano il problema con criteri
validi sia che ad erogarli sia un soggetto pubblico che privato.
Questi elementi
si possono identificare in: MERCATO DEI SERVIZI, che definisce
le aspettative del cliente finale ed i bisogni a cui il servizio stesso
è orientato a dare risposta; IDEA DEL SERVIZIO; SISTEMA DI OFFERTA,
inteso come la combinazione dei fattori organizzativi, tecnologici,
professionali e sociali concretamente messo in atto per realizzare ed
erogare il servizio; ed infine CULTURA DEL SERVIZIO.
In altre
parole il "ciclo del servizio" viene sempre attivato da una
richiesta (nel caso pubblico potrebbe anche essere implicita, cioè la
pubblica amministrazione deve essere in grado di offrire servizi non
richiesti ma previsti dalle norme e promuovere lutilizzo degli
stessi) di un cliente, che costituisce il MERCATO, che è al tempo stesso
colui che è chiamato a giudicare della bontà del servizio resogli dal
fornitore esprimendo il proprio gradimento.
Le richieste
del cliente generano la risposta del fornitore che concepisce quella
che viene definita IDEA DEL SERVIZIO, cioè linsieme delle caratteristiche
che il servizio deve avere per rispondere efficacemente alla domanda.
Definite
le caratteristiche che il servizio deve avere, il fornitore predispone
un insieme di fattori organizzativi, tecnologici, professionali (SISTEMA
OFFERTA) che gli consentirà di fornire il servizio che abbia le caratteristiche
con cui è stato pensato e concepito.
La CULTURA
riguarda invece il modo di fornire il servizio ed è legata alla visibilità
interna ed esterna e di come viene visto socialmente lo stesso (immagine
del servizio per gli utenti, ecc.).
Come si
vede concepire le attività di un ente pubblico in termini di erogazione
di servizi e cosa assai diversa dal concepirli in termini di adempimento
di procedimenti amministrativi.
Nei servizi
pubblici (come in quelli privati), tutto quello che concorre alla soluzione,
come gli atti amministrativi, le procedure, le attività operative, deve
essere strumento per conseguire la soddisfazione dei bisogni del cliente.
Quindi in
unorganizzazione orientata al servizio non basta espletare correttamente
le attività e le procedure previste (e soprattutto non utilizzarle come
giustificazione e causa di inefficienze) ma occorre preoccuparsi prioritariamente
che quelle stesse attività e procedimenti giungano al "fine"
di rispondere ai bisogni dei "clienti".
Deve quindi
essere introdotto, e diventare la base del lavoro, il concetto che non
essere in grado di fornire una risposta e di soddisfare i bisogni dei
clienti equivale a vanificare e svuotare di senso il lavoro svolto sia
pure scrupolosamente.
Quindi,
se la pubblica amministrazione riuscisse a rivedere il proprio modo
di proporsi al pubblico, potrebbe appianare molte di queste difficoltà.
Una maggiore
apertura, poi informatizzare dove possibile ed utile, rimane comunque
fondamentale una revisione delle procedure, per velocizzare liter
delle pratiche, perché non debbano più venire "dimenticate"
su qualche scrivania per chissà quale motivo o "perse" su
un terminale per chissà quanto tempo.
Attualmente
si può ipotizzare una configurazione del percorso a gradini; la trasmissione
(quasi sempre cartacea) si ferma ogni tanto, da qualche parte.
Se non si
perde poi riprende e così via, per cui molte volte è impossibile ricostruire
questo percorso e rintracciarne la posizione.
Si può intervenire
tecnologicamente per snellire i procedimenti di trasmissione e su qualche
parte relativa ai tempi di analisi della pratica.
Se non cambiano
le procedure, però, il gradino rimarrà indefinitamente lungo.
Quindi,
se è vero che bisogna che la pubblica amministrazione riveda e modifichi
il suo modo di operare, si deve contemporaneamente rivedere le procedure
e fare in modo che siano più semplici e trasparenti ed iniziare la meccanizzazione
di tutte quelle procedure dove questa consenta di velocizzarle e soprattutto
di renderle trasparenti in modo da consentire controlli efficaci, non
vincolati alla presenza di un referente che deve fornire le informazioni.
Quello dei
controlli e della loro efficacia è forse laltro aspetto che non
consente alla pubblica amministrazione un funzionamento accettabile.
Fino a pochi
anni fa limpostazione dei controlli interni risaliva alla fine
ottocento ed aveva come fine la garanzia del potere centrale nellapplicazione
in periferia delle prescrizioni di legge.
La Repubblica
non ha modificato il modo di vedere e di attuare i controllo sia perché
questo faceva comodo ai burocrati ed ai politici sia perché il diritto
amministrativo ha sempre considerato, in fondo, la pubblica amministrazione
semplicemente una "fabbrica" di atti e provvedimenti e non
si cura dei mezzi con cui lamministrazione funziona (strutture,
procedimenti, personale, gestione finanziaria, ecc.) tanto da poter
dire che lorganizzazione interna viene considerata una cosa priva
di valore.
Il fallimento
di questo sistema di controllo è evidente.
Per fortuna,
in questi ultimi anni qualcosa sta cambiando e sta affermandosi il concetto
di una responsabilizzazione dellamministrazione verso i risultati
da conseguire e lattività di controllo sarà sempre più rivolta
alla verifica sulla corrispondenza fra il voluto ed il realizzato e
non solo sul rispetto dellapplicazione della norma, mettendo in
primo piano la soddisfazione per il servizio ricevuto.
Gli imprenditori
sono dei "clienti particolari" per le pubbliche amministrazioni,
con loro hanno infatti i normali rapporti di utenza del cittadino, ma
anche rapporti di lavoro.
Lente
pubblico in genere è fra i loro più importanti clienti e questo aggiunge
alle difficoltà descritte quelle derivanti da gare, contratti e problemi
per lesecuzione dei lavori, comunque difficoltà dovute alle stesse
ragioni indicate precedentemente.
Come si
vede, anche in questo caso si sta cercando di porre le esigenze del
"cliente" come riferimento.
Dopo queste
considerazioni di carattere generale, che penso fosse importante rimarcare,
ritengo che lutilizzo di nuovi strumenti e dellinformatica
possano aiutare a raggiungere lobiettivo desiderato.
La telematica
può fornire un aiuto molto importante; infatti può consentire di conoscere
in tempo utile lesatta collocazione delle pratiche, che risultano
rintracciabili in qualunque momento, e quindi si ha la possibilità di
valutare il motivo per cui la pratica si è fermata, anche in assenza
del funzionario incaricato.
Con la gestione
informatizzata della documentazione, i tempi di trasmissione si possono
praticamente annullare, i documenti possono essere messi a disposizione
di chiunque, anche se in altra sede o città.
Si possono
visionare tutti i documenti necessari anche in caso di spostamenti,
portandone con sé una copia su supporto magnetico, senza problemi di
spazio o di peso.
Basta pensare
che su un cd si possono archiviare anche 30.000 fogli formato A4 e che
entro breve tempo questa capacità aumenterà di circa 30 volte.
La possibilità
di acquisire e gestire in via informatica documenti e pratiche, e di
trasmettere e/o gestire gli stessi in più posti, che offrono i nuovi
mezzi informatici è ormai una realtà utilizzata in molte aziende.
In ambito
pubblico lAIPA sta definendo standard e procedure, lultima
legge BASSANINI, la 59 (pubblicata la settimana scorsa) nellart.
15, comma 2, riconosce validità e rilevanza di legge a tutti gli atti
e documenti formati e prodotti con strumenti informatici e telematici.
Come qualcuno
ha già accennato, questo processo di rinnovamento, dove linformatizzazione
avrà una parte importante per supportare questi cambiamenti, avrà una
notevole ricaduta economica sul mercato.
Alcuni analisti
vedono in questo processo uno dei principali fattori di occupazione
per i prossimi anni.
Da tempo
lAssociazione degli Industriali di Cagliari si sta muovendo perché
diventi operativo e si dia inizio al Piano Telematico della Sardegna.
Per concludere
vorrei presentare la testimonianza dei vantaggi che possono derivare
dallapplicazione della telematica.
LAssociazione
degli Industriali della Provincia di Cagliari e della Provincia di Oristano
hanno progettato e realizzato nellambito delliniziativa
comunitaria TELEMATIQUE, attraverso la Sovvenzione Globale TESPI, il
progetto ULISSE.
Questo prevede
la possibilità di avere, attraverso un collegamento telematico, la trasmissione
del notiziario Assindustrie Notizie (che non viene più spedita per posta
su supporto cartaceo).
Il progetto
prevede anche un servizio di posta elettronica con il quale le aziende
possano comunicare tra di loro e con lAssociazione ed avere la
risposta in tempi brevi a quesiti particolari.
ULISSE prevede
inoltre un Notiziario Tecnologico ed ultimamente anche un servizio di
remote banking (EDIWAY) con la BNL, attraverso il quale le aziende collegate
possono gestire direttamente dai propri personal le principali operazioni
bancarie e linterscambio di dati ed informazioni.
Il successo
avuto con questo progetto (ci sono oltre 200 aziende collegate) ha contribuito
alla preparazione e presentazione di un piano integrato darea
da parte dellAmministrazione Provinciale di Cagliari.
Questo prevede
la realizzazione di un network integrato di comunicazione telematica
finalizzata a raccordare e diffondere nel territorio i sistemi di comunicazione
dellAmministrazione e dellAssociazione.
Con questultima
nota termino il mio intervento, che ho cercato di contenere il più possibile,
visto i problemi di tempo, e che purtroppo non ho avuto modo di preparare
(spero di non essere stato troppo confusionario nellesposizione).
Vi ringrazio
per la Vostra attenzione.