LEuropa
informatica e lItalia:
Problemi
e prospettive
Cagliari
21-22 marzo 1997
Convegno
Internazionale
Intervento
del Prof. Gianni Vernazza
Lintervento
sarà focalizzato su due tematiche: le modalità di presentazione di progetti
di ricerca e sviluppo alla Comunità Europea e i temi aperti nel campo
della telematica nella pubblica amministrazione che la Comunità Europea
sta lanciando adesso.
Presentare
un progetto alla Comunità Europea non è facile, soprattutto perché tutti
invitano a farli e la competizione sta crescendo. In generale possiamo
dire che in media passa un progetto su dieci, a volte uno su otto, altre
volte uno su quindici. Quindi riveste grande importanza la stesura accurata
della proposta. Vediamo dunque le varie fasi, dalla stesura della proposta
alla realizzazione del progetto, qualora venga approvato.
Da quando
la Commissione riceve la proposta, questa viene registrata e ne viene
valutata la eleggibilità, cioè la conformità alle regole della
Commissione, dopo di che entra nella vera e propria valutazione. Questa
è la fase nella quale viene effettuata la prima grossa selezione. Una
proposta è sottoposta a diverse tipologie di valutazioni: valutazioni
sul contenuto scientifico, valutazioni sulla qualità, e poi vi è un
ulteriore stadio di valutazione, nel quale adesso non entro in merito,
più di carattere economico.
Al termine
della valutazione viene fatta una graduatoria delle proposte. Ci sono
vari criteri di selezione riportati nelle schede compilate dai valutatori,
che danno i punteggi ai vari progetti. Le proposte vengono suddivise
in quattro categorie: A1, A2, B e C. Normalmente nella categoria A1
vengono inserite le proposte "sicure", cioè quelle che vengono
approvate senza modifica; nella categoria A2 vengono inserite le proposte
approvate con qualche piccola modifica; nella categoria B le proposte
che vengono ritenute significative, ma non possono essere approvate
per mancanza di fondi, e infine nella categoria C vengono inserite tutte
le proposte rifiutate. A questo punto viene avviata una fase di consultazione
con altri funzionari e un confronto con altri programmi per accertarsi
che non ci siano sovrapposizioni. In questa fase viene anche ascoltata
lopinione dei rappresentanti nazionali. Dopo di ciò abbiamo le
notizie al proponente e la negoziazione. Nella negoziazione di
solito avviene una riduzione dei costi del progetto di un 5 o 10%, nei
casi migliori, mentre altre volte si arriva anche al 30 o 40%. I tempi
per la valutazione sono in generale lunghi, ma al termine i risultati
sono buoni nel senso che in termini di qualità i progetti approvati
sono molto validi. Da quando vengono presentate le proposte a quando
si arriva alla negoziazione passano circa sei - otto mesi, che credo
siano tempi abbastanza ragionevoli, almeno per la realtà italiana alla
quale siamo abituati.
Per alcuni
progetti la valutazione avviene in due fasi: nella prima viene valutata
una "short proposal" di poche pagine e, se approvata, viene
inviata al proponente la richiesta di una versione estesa della proposta,
insieme ad eventuali suggerimenti migliorativi proposti dai valutatori.
La proposta entra quindi in una seconda procedura valutativa detta "Completa",
analoga alla precedente, però con maggiori possibilità di successo (es.
50%).
Passiamo
rapidamente in rassegna gli elementi essenziali necessari per la preparazione
di una proposta. Tengo a precisare che le notizie che seguono non sono
relative alla redazione di una proposta specifica nel settore della
teleamministrazione, ma è valida in generale per progetti di tipo industriale,
cioè progetti dove in qualche maniera cè un coinvolgimento dellindustria
(la teleamministrazione è un settore in cui sarei potenzialmente molto
interessato, ma finora non ho ancora realizzato progetti in questo campo).
Senza entrare
nel dettaglio vediamo di fornire alcune informazioni generali. Il criterio
fondamentale in base al quale si può già dare un primo giudizio di validità
della proposta è che ci siano collaborazioni internazionali: normalmente
occorrono da due a tre Stati membri che partecipano al progetto. Da
un punto di vista editoriale la proposta è composta da due parti. Una
parte è di tipo finanziario, e di solito è molto piccola, ed è formata
da una scheda riepilogativa generale e da una scheda per ogni partner,
normalmente su moduli già predisposti. La parte più importante, la vera
e propria parte scientifica e tecnica, è la parte due a sua volta
divisa in due sotto parti. La prima parte, denominata, normalmente "parte
2A", è di tipo anonimo, dove cioè ciascun partner viene indicato
con delle sigle tipo P1, P2 ecc. Questa parte è la più corposa ed è
formata di solito da 25, 30 pagine. Nella seconda parte, denominata
"parte 2B" si danno le referenze per ogni partecipante. È
formata di solito da due pagine per ogni partecipante, nelle quali oltre
alle referenze, trovano spazio i curricula delle persone chiave del
progetto.
Vediamo
più in dettaglio come è fatta la parte 2A, che sottolineo essere la
parte più importante della proposta. Ha un titolo che di solito è un
acronimo o un sommario breve di una paginetta, seguito poi da una descrizione
molto chiara e molto importante sugli obbiettivi. Io posso dire che
dal punto di vista delle valutazioni alle quali ho partecipato, questo
punto, che a prima vista può sembrare il più banale, è quello che ha
messo più in difficoltà le proposte. In particolare quasi l80%
delle proposte che vengono rifiutate è proprio sul punto degli obbiettivi:
è necessario avere degli obbiettivi chiari, quantitativi e valutabili
in maniera precisa anche durante lo svolgimento della proposta. Inoltre
altri aspetti che devono essere evidenziati in una proposta sono i benefici
economici, industriali, sociali o ambientali che scaturiscono dallesecuzione
del progetto. Nella proposta deve essere presentato lo stato dellarte,
e in particolare deve essere chiarito il grado di innovazione che viene
proposto. Abbiamo poi unaltra parte molto importante costituita
dalla descrizione dettagliata di come le diverse strutture (Enti, industrie,
utenti finali, università, etc.) Europee possono collaborare tra di
loro. Segue quindi una descrizione dei task, cioè delle sottoparti
operative in cui è articolato il progetto. Infine abbiamo una parte
di gestione, il project management, che di solito si rifà a descrizioni
e modalità operative abbastanza tipiche.
La parte
2B di solito è meno importante della prima perché è più facile avere
un punteggio alto. Nella parte 2B in particolare vi è la lista dei partecipanti,
i motivi per i quali le industrie coinvolte intendono partecipare a
questo progetto e come questo progetto risulta in accordo con le strategie
loro proprie, ed eventualmente, come si pensa di diffondere i risultati
del progetto. Questultimo aspetto è importante perché il progetto
deve essere giustificato a livello europeo.
A questo
punto passerei alle valutazioni che vengono fatte da ciascun valutatore
anonimo. Di solito ogni progetto viene valutato da un minimo di tre
a un massimo di cinque valutatori esterni, al termine del quale cè
un "consensus report": tutti i valutatori si vedono tra loro
in modo da trovare un accordo globale unanime fra le valutazioni. Di
solito i punteggi attribuiti dai valutatori vanno da uno a cento, e
vengono assegnati a diversi aspetti del progetto, riassunti in varie
parti delle tabelle di valutazione. Queste tabelle ritenute inizialmente
confidenziali sono ormai diventate quasi di dominio pubblico.
Nellall.
1 sono indicati i progetti attivi fino al 94/95 sulle tematiche
della teleamministrazione. Unaltra trasparenza (all. 2) mostra
la lista più recente dei progetti attivi nella pubblica amministrazione
(è possibile avere una breve descrizione per chi fosse interessato ad
una conoscenza più dettagliata).
È disponibile
a livello della Comunità Europea una "chiamata" per progetti
per la pubblica amministrazione con scadenza il 15 aprile 97 (vd.
all. 4 e Rif. 2). In questo caso la probabilità di successo è molto
molto ristretta per chi non avesse già avviato una proposta, visto che
normalmente per la preparazione di una proposta sono necessari circa
6 mesi. Il "Telematics for Administration" ha un bando ben
preciso come mostrano alcune slides. Vengono individuati già dei tasks
di attività ed in particolare, per esempio, ci sono dei tasks in questo
momento aperti nellarea 1 (vd. all. 4 e Rif. 1).
Tali progetti
di applicazione sono di tipo pilota e di validazione. Con questo voglio
dire infatti che in questo momento la Comunità Europea,, almeno per
quello che ho avuto occasione di osservare, nel mondo della teleamministrazione
preferisce seguire un approccio meno tecnologico, ma più mirato a favorire
un maggior dialogo tra gli utenti finali. Infatti in questa fase, i
funzionari della Comunità Europea sono molto cauti nellutilizzo
di tecnologie innovative (informatiche, telematiche, etc.).
A questo
punto concluderei il mio intervento, dichiarando la mia disponibilità
a fornire ulteriori approfondimenti a chi fosse interessato a presentare
progetti nella Comunità Europea. A tal proposito esistono vari documenti
a) sulle modalità di preparazione di un progetto [3], b) un documento
che elenca i tasks aperti nellambito della telematica per pubblica
amministrazione con scadenza 15 di aprile (vd. all. 4 e Rif. 2). Tale
data la ritengo troppo vicina, quindi ritengo più interessante guardare
al 5° programma quadro, cioè il programma che partirà dal 1998 al 2002
dove la teleamministrazione sarà una delle parti senzaltro di
estrema importanza.
Ringrazio
ancora per lattenzione e non so quanto questa presentazione un
po di corsa è un po sintetica sia stata utile.
Domanda
del Professor Duni: quella lista di task per il prossimo bando sulla
teleamministrazione, se ho ben capito, è una lista di aree di progetti,
non una lista di progetti specifici.
Risposta
del Professor Vernazza: Lultima lista è relativa a una serie di
aree per possibili progetti (vd. all.4 e Rif. 1), mentre la lista relativa
ai progetti attivi è specifica di un singolo consorzio e di singoli
progetti (All. 1,2). Il programma "Teleamministrazione" (telematica
per lamministrazione - cfr. all. 3), ha finanziato dei consorzi
molto grandi, composti a volte da dieci a quindici partners, normalmente
uno per ogni nazione. Talvolta però non è possibile raggiungere un numero
così elevato di partners (per esempio non sempre il Lussemburgo fa parte
dei consorzi): non è detto infatti che ci sia sempre una decina di partner
che intendano scambiarsi le regole che usano, ad esempio, per gestire
la previdenza, per conoscere le procedure interne delle varie pubbliche
amministrazioni e così via. Quindi a me sembra che quella attuale sia
quasi più una fase conoscitiva che ancora una vera e propria fase di
integrazione del mondo dellelettronica e dellinformatica
con la pubblica amministrazione.
Altra domanda:
esiste un limite sul finanziamento?
Risposta
del Professor Vernazza: si ed è importante. Direi che ogni programma
ha i suoi limiti. Ci sono diversi stadi: cè lo stadio di un progetto
di fattibilità o di prove (Trial) e corrisponde a qualche centinaio
di KECU per tutto il consorzio, esistono programmi anche con altri finanziamenti
più consistenti, che vanno da due a tre MECU. Normalmente la U.E. finanzia
al 50%; lammontare più tipico del finanziamento è di circa 1.5
MECU.
Riferimenti
[1] Building
the Informatics Society: The Telematics Applications Programme (1994-1998),
Work Programme, 1996 Edition, DG XIII C/E, European Commission.
[2] Building
the Information Society, "Telematics Applications Programme (1994-1998)",
Information Package, 17 December, 1996, 4th Call for Proposals and Call
for Proposals for Integrated Applications for Digital Sites, European
Commission, DG XIII, Telecommunications, Information Market and Exploitation
of Research.
[3] Brite
Euram, 2nd Call for Proposals, Guidelines on "How to Prepare a
Proposal", August 1992.
All. 1
Progetti
attivi fino al 94/95 sulle tematiche della teleamministrazione
E2001 - EBR
|
European Business Register
|
E2002 - EWTIS
|
European Water Traffic Information System
|
E2003 - INCA
|
Information Net and Card for the Adapted Management of European
road transport and traffic
|
E2004 - CAPE
|
Computer Aided Post in Europe
|
E2005 - CARE
|
Care Telematics Project
|
E2006 - TECN
|
Transplant Euro Computer Network
|
E2007 - SOSENET
|
Social Security Network
|
E2008 - ENVIRONET
|
Environment Network
|
E2009 - NORT
|
Income Tax management for Non-Resident Taxpayers
|
E2010 - EIP
|
European Interconnectivity Platform
|
E2011 - CERT CENTRE
|
Certification Centre
|
E2012 - RISE
|
Retrieval and Interchange of Standards in Europe
|
E2013 - SAPiENS
|
Support for Apllication Pilots in ENS
|
E2014 - MENSA
|
Measures for ENS Administration Services
|
All. 2
Progetti
attivi nel 1996 sulle tematiche della teleamministrazione
AD 1001 CAPE 2000
|
Computer Aided Post in Europe in the Year 2000
|
AD 1002 EBR II
|
European Business Register - Phase II
|
AD 1003 ELPRO
|
Electronic Public Procurement System for Europe
|
AD 1004 EMMI
|
Euregional Multimedia Information Exchange
|
AD 1005 EUROVET
|
Eurovet
|
AD 1006 EURO VIEW
|
X.500 Pilot Directory Service for European Telematics Applications
|
AD 1007 GEOSERVE
|
Geo-Data Access Services
|
AD 1008 GRASP
|
Global retrieval Access and Information System for Property Items
|
AD 1009 MINTOUR
|
Multimedia Information Network for Tourism
|
AD 1010 MIPEX
|
Message Based Industrial property
|
AD 1011 MIRTO
|
Multimedia Interaction With Regional and Trsnational Organizations
|
AD 1012 MUSYC
|
Multi-Media System for Customs
|
AD 1013 RAINBOW
|
An Object network for Statistician and Administrations
|
AD 1014 SPACE
|
Single Point of Access for Citizens in Europe
|
AD 1015 TAPPE
|
Telematics for Administrations: Public Procurement in Europe
|
AD 1016 TELER
|
Telematics for Enterprise Reporting
|
AD 1101 MAGNETS
|
Museums & Galleries new Technology Study
|
AD 1102 SCOPE
|
Support of Commission Objectives and the Environment for Administrations
and Urban and Rural Areas
|
SU 1112 PIPER
|
Project Information Prepared for Exploitation and Reference
|
All. 3 (URL:
http://www.echo.lu/telematics)

Telematics
for Administrations
GENERAL
OBJECTIVES
(53 MECU)
Public administrations
play a central role in society. They provide a range of services to
householders and industry, undertaking functions as diverse as economic
development, environmental monitoring and the provision of public information.
More efficient administrations are good news for Europe's citizen -
and its economy.
The Administrations
sector is developing and testing telematics solutions designed to meet
the needs of public administrations. The completion of the single European
market, with the free movement of people, goods and capital, presents
a major challenge for public administrations. Telematics-based trans-European
information networks provide them with the opportunity to share information
on a European level. Success, however, depends on the interoperability
of the various information networks.
These telematics-based
information networks are forging partnerships between European administrations
as well as between administrations and the private sector.
European
Commission Contact Points
For all
sectors
European
Commission
TELEMATICS
APPLICATIONS Programme
DG XIII-C
Avenue de
Beaulieu 29 (BU 29, 4/41)
B - 1160
Brussels
Fax: +32
/ 2-29-52354
Electronic
mail: telematics@dg13.cec.be
All. 4 (URL:
http://www.echo.lu/telematics)
Notes
on the Administrations Sector for the December 1996 Telematics
Applications
Programme Call for Proposals
Cluster
1: Access to regulatory information
Aim
These applications
should provide innovative approaches to making information available
that is difficult to access by citizens and organisations using currently
available means. In particular the appropriate information should be
identified and presented in a timely and user friendly way that ensures
rapid and accurate assimilation by the user.
Cluster
2: Support for employment opportunities
Aim
This could
be achieved by considering a wider sharing of information, new flexible
forms of work organisation, change in patterns, model and nature of
work, innovative forms of training, formation and skill development.
New forms
of social and economic sector partnerships could be considered, for
example: between public, private, and non-profit organisations. The
enhancement of infrastructure support for new services and applications,
for example support activities for micro-business; electronic commerce;
etc.
Pilot work
could validate innovative models demonstrating the active role of Public
Administrations in education, training, and in the creation of a favourable
legal/economic environment. They could aim at fostering productive activities
dealing with information and knowledge based products and services particularly
where they exhibit a strong cultural background, intellectual resource
and skill. Areas which demonstrate a competitive advantage for Europe
would be of particular interest.
Cluster
3: Intelligent Information Exchange Network
Aim
Demonstrate
the benefits of co-operation and intelligent exchange of information
and knowledge between citizens, administrations and decision makers
within the European Environment.
Typical
work could facilitate partnerships within and between administrations
and the involvement and participation of final users in the process
of delivering public information and decision making processes to the
citizens. Innovative methods, mechanisms and tools for encouraging access
to background information on conventions, regulations etc. could be
demonstrated.
The work
should allow for people (citizens, administrators, decision makers)
without technical background to share a knowledge base, their experiences
and interact directly with each other. Methods of effective interaction
and involvement of citizens and administrations will also be an important
aspect of the work.
Cluster
4: Support for European Culture, Cultural Identity & Cultural
Heritage
This cluster's
aim is to help Public Administrations in addressing the above topics
in their role in providing access, both across Europe and to the wider
international community to the cultural heritage of the Member States
in terms of their Regional, National and European perspectives.
It aims
at supporting a cohesive European cultural and educational policy, Work
should take into consideration the education and strong cultural identity
of the European citizens while helping Public Administrations to address
the broad needs of the communities involved, including the requirements
for museums, cultural heritage, etc.
Other issues
addressed could include the diffusion, access to knowledge and integration
of the cultural and artistic heritage spread out through the regions,
cities, towns and rural areas where there is a high concentration artistic
and historical wealth.
Pilot work
could also consider models of employment and business opportunities
related to the conservation and diffusion of cultural heritage, cultural
tourism and "virtual tourism".
Relevant
issues such as legal constraints, intellectual property rights, plurality
of sources, etc. could also be addressed.
Supporting
Activities:
Strategic
investigations of key supporting issues
Open tasks
AD 2.1E
AD 2.3C
AD 2.5
AD 2.6
AD 2.7A
AD 2.7C
AD 2.7D
Aim
Investigate
into the impact of telematics systems on: administrations and the citizen.
Develop
methodologies from practical experience that support the implementation
of telematic systems for administrations. Subject areas could include:
democratic processes; migration; process re-engineering; electronic
identification (Smart Card); intelligent information exchange; &
citizen's services.
Carry out
a set of strategic investigations into the methodologies, tools, training
and other related issues into "Single point of entry" for
citizens enabling them to access a broad range of Administrative services.
Example applications could focus on the interaction with the civic process
and related activities in areas such as: local government; transport;
health and education. The work could also address issues such as the
legal aspects of: data privacy; intellectual property rights; information
reliability, authentication etc., and organisational issues such as:
process re-engineering; the management of change; re-training; etc.
Sector
Support actions
Open tasks
AD 2.1E
AD 2.5
AD 2.6
AD 4A
Aim
Facilitate
the effective user involvement through the identification of user decision
makers and their involvement in the projects. Carry out investigations
into the effective and efficient uptake of the Administration's projects.
Through the User group activities, encourage pro-active involvement
of future users and decision makers in the domains of the project
Through
close interaction with current and future project work, ensure understanding
of the results of the Administrations Sector's work within the Member
States' Administrations. Identify and quantify key criteria for the
uptake of systems within this sector, these could relate to: cost/benefit;
commercial viability/utility; appropriate technology; legal; security
& contractual; etc..