DALLINFORMATICA
AMMINISTRATIVA
ALLA
TELEAMMINISTRAZIONE
Il
progetto nazionale ed il sottoprogetto sperimentale presso lamministrazione
dellAteneo Cagliaritano
A
cura di Giovanni Duni
Presentazione di Remo
Gaspari - Prefazione di Giuseppe Guarino
Istituto Poligrafico dello
Stato - Roma 1992
Gruppo di ricerca
(Attualmente il gruppo
di ricerca è composto dalle sottoindicate persone. La composizione deve
tuttavia intendersi provvisoria, in quanto il passaggio alla fase di
esecuzione operativa importerà la necessità di coinvolgimento di altri
ricercatori ed operatori).
Direttore: Prof.
Giovanni Duni, ordinario di diritto amministrativo
Componenti: Prof.
Mario Jori, ordinario di filosofia del diritto - Prof.
Carlo Muntoni, ordinario di fisica - Dott.
Paolo Bullita, responsabile della sezione tecnico operativa
del Centro di calcolo elettronico - Cagliari - Ing. Andrea
Casanova, responsabile del polo informatico della Clinica medica
Universitaria di Cagliari - Dott.ssa Francesca Musio,
ricercatrice confermata - Dott.ssa Paola Piras,
ricercatrice confermata - Dott. Alessandro Usai,
libero professionista
AUTORI DEGLI ARTICOLI
CONTENUTI NEL PRESENTE VOLUME
On. Avv. Remo
GASPARI, Ministro per la funzione pubblica - On. Prof. Giuseppe
GUARINO, Ordinario di diritto amministrativo - Roma Sapienza
- Dott. Luciano ARDUINI, Dirigente superiore - Provveditorato
dello Stato - Ing. Andrea CASANOVA, Responsabile del
laboratorio informatico della clinica medica - Cagliari - Dott. Aldo
DI BENEDETTO, Coordinatore dei sistemi informativi della direzione
generale dei servizi periferici del Ministero del Tesoro - Prof. Giovanni
DUNI, Ordinario di diritto amministrativo - Cagliari - Dott.
Massimo GENGHINI, Consigliere di Cassazione - Ing.
Carlo MARAFFI, Direttore Generale del Catasto e dei
servizi tecnici erariali - Prof. Antonio A. MARTINO
- Associato di Scienza della politica - Pisa. Direttore dellI.D.G.,
C.N.R. - Firenze - Prof. Carlo MUNTONI, Direttore del
Centro di calcolo dellUniversità di Cagliari - Dott. Alessandro
PANSA, Dirigente nucleo centrale criminalità economica ed informatica
della Polizia di Stato - Dott. Giancarlo SCATASSA,
- Presidente della Commissione del Dipartimento della Funzione Pubblica
per il coordinamento dellinformatica nella P.A. - Dott. Efisio
TOXIRI, Direttore amministrativo - Università di Cagliari -
Dott. Alessandro USAI, Dottore in giurisprudenza.
INDICE
Presentazione
Remo Gaspari
Prefazione
Giuseppe Guarino
sezione
I - Il progetto di teleamministrazione
La
teleamministrazione come terza fase dellinformatica amministrativa.
Dalla informazione automatica sulle procedure burocratiche
al procedimento in forma elettronica Giovanni Duni
allegati:
1 - Bozza
di regolamento per lUniversità di Cagliari
2 - Relazione
alla bozza di regolamento
Il
Centro di calcolo dellUniversità di Cagliari ed il progetto di
teleamministrazione pubblica Carlo Muntoni
Le
elaborazioni possibili delle informazioni. I limiti alle decisioni amministrative
automatiche Alessandro Usai
Le
specifiche tecniche per loperatività dei procedimenti amministrativi
in forma elettronica Andrea Casanova
La
protezione del sistema informativo globale della pubblica amministrazione:
sottoprogetto sicurezza Alessandro Pansa
Sezione
II - Problemi generali dellinformatica pubblica
Il
Dipartimento della Funzione Pubblica e il coordinamento dellinformatica
nella P.A. Giancarlo Scatassa
Problematiche
sullintroduzione della tecnologia informatica nella Pubblica Amministrazione
Efisio Toxiri
I
contratti con le società di informatica per lattuazione di progetti
di automazione delle procedure amministrative Luciano Arduini
Sezione
III - Esperienze di informatizzazione avanzata
La
Gazzetta Ufficiale telematica (servizio Guritel). Da documentazione
giuridica a fonte di cognizione Massimo Genghini
Le
amministrazioni con linformatizzazione più avanzata: lamministrazione
periferica del Tesoro Aldo di Benedetto
Il
documento elettronico nellattività commerciale e la problematica
dellE.D.I. Antonio A. Martino
Linformatizzazione
del Catasto e delle Conservatorie dei rr.ii. Carlo Maraffi
Remo
Gaspari
Ministro per la Funzione
pubblica
Presentazione
Una ricerca
sperimentale, in ambiente altamente qualificato come lUniversità
di Cagliari, sulla informatizzazione delle procedure amministrative
non può che trovare il favore del Ministro per la Funzione Pubblica,
attese le ricadute che il progetto può avere sullintero
sistema pubblico.
Non vi è
dubbio che, di fronte ad una Società che evolve incessantemente nel
proprio assetto socio-economico e che esprime continuamente nuove esigenze,
nuovi bisogni emergenti, la P.A. mostri una capacità di
risposta, un volto operativo ed organizzativo del tutto inadeguato.
Si aggiunga
che la prospettiva, ormai imminente, dellintegrazione europea
accresce lesigenza di efficacia ed efficienza del sistema-Paese
ed impone di inquadrare le innovazioni nellambito delle direttive
e degli standards stabiliti a livello comunitario.
Un progetto,
pertanto, che utilizzi le grandi potenzialità dellinformatica
e le coniughi con un razionale riordino delle procedure e delle strutture
organizzative, si muove nella giusta direzione ed, in particolare, in
conformità alle linee strategiche definite dal Dipartimento della Funzione
Pubblica che, pertanto, seguirà con interesse lo svolgimento delle fasi
realizzative, offrendo ogni possibile apporto collaborativo, nella certezza
che i risultati saranno altamente positivi e quindi rappresenteranno
un valido prototipo da implementare in altre, più vaste
realtà pubbliche.
È questo
un impegno che assumo con gli ideatori ed i realizzatori delliniziativa,
perché sono certo che la loro volontà e determinazione contribuiranno
a rendere concrete le possibilità di miglioramento operativo delle strutture
pubbliche.
Altamente
opportuna è inoltre liniziativa della presente pubblicazione,
nella quale il progetto di ricerca è ampiamente illustrato nelle sue
linee di base dal Prof. Giovanni Duni, che unisce alla propria competenza
di Professore di Diritto amministrativo un interesse per linformatica,
presupposto indispensabile per affrontare concretamente i problemi nelle
loro necessarie implicazioni interdisciplinari: tantè che, in
appendice allarticolo, è pubblicata anche una bozza di possibile
decreto rettorale, che affronta sia i problemi giuridici, sia quelli
tecnico-operativi, al fine di rendere possibile un concreto inizio della
sperimentazione.
Labolizione
delle procedure cartacee è certamente uninnovazione che segnerà
una tappa storica della pubblica amministrazione. Ma, come va detto
che si tratta di una direzione obbligata per conseguire quella produttività
che oggi fa difetto, non possiamo nasconderci che lobiettivo non
è facile, sia per la necessità di vincere labitudine delle persone
che dovranno operare con i nuovi metodi, sia perché, soprattutto nei
primi anni, peserà il collegamento del vecchio mondo degli archivi cartacei
con quello nuovo che si profila: difficoltà da affrontare comunque con
decisione, per superarle il più rapidamente possibile.
Su di un
tema di così ampia rilevanza teorica, ma soprattutto pratica, è bene
che si ascoltino più voci e che si raccolgano esperienze di chi ha già
operato nel settore dellinformatica. Tra le altre numerose ed
autorevolissime firme, nel presente volume, dopo il Prof. Giuseppe Guarino,
troviamo quelle di alti funzionari dellamministrazione pubblica
e di studiosi: alcuni portano le loro insostituibili conoscenze su problemi
generali e condizionanti (coordinamento; sicurezza; contratti); altri
illustrano quanto si è fatto in particolari settori ad informatizzazione
avanzata, perché se ne traggano le concrete esperienze al fine della
costruzione di una informatizzazione ancora più progredita, quale deve
essere, appunto, la teleamministrazione.
Roma, marzo
1992
Giuseppe
Guarino
Ordinario di Diritto Amministrativo
- Roma Sapienza.
Prefazione
Il prof.
Giovanni Duni a buon titolo può essere considerato liniziatore
di una nuova branca del diritto amministrativo, la teleamministrazione.
Già da tempo siamo abituati ad includere tra le discipline giuridiche
non solo quelle aventi finalità interpretative e sistematiche e quelle
storiche, ma anche quelle che su versanti opposti perseguono scopi o
di pensiero puro o di carattere applicativo. La telematica si inquadra
tra queste ultime.
La disciplina
cui la telematica più direttamente si collega è la scienza dellamministrazione,
ma da questa si distingue per le sue finalità immediatamente operative
e perché destinata ad incidere in modo diretto sulla condotta e sui
rendimenti delle amministrazioni pubbliche.
Cercherò
di chiarire nel modo più semplice di cosa si tratti. La presenza di
calcolatori nella nostra organizzazione amministrativa, contrariamente
a quanto si potrebbe immaginare, è piuttosto ampia, ma i benefici non
sempre sono percepibili e talvolta non sembrano giustificare lentità
dei costi sostenuti. Sostanzialmente le aree di impiego delle attrezzature
informatiche sono tre: raccolta di dati ed archiviazione; attestazione
e certificazione; elaborazione di atti amministrativi il cui contenuto
sia frutto di un puro calcolo.
Le ragioni
che ostano ad una più efficace utilizzazione dipendono da principi,
in parte inespressi, e da comportamenti oltremodo costanti. Il principio
cui ci si riferisce è che il giudizio sugli atti amministrativi di competenza
della giurisdizione amministrativa avviene esclusivamente su base documentale.
Di conseguenza lamministrazione è obbligata a tradurre in documenti
ogni sua attività: ciò che non si traduce nei documenti è giuridicamente
inesistente.
Un corollario
del suddetto principio è la prassi secondo la quale, per lamministrazione,
la redazione del documento finisce per assumere una rilevanza maggiore
degli stessi effetti pratici, che latto è destinato a produrre.
LAmministrazione sa che, se il documento viene redatto in modo
accorto e con pieno rispetto delle forme e delle regole precedimentali,
il pericolo di annullamento è minimo. Ci si dedica quindi con cura alla
redazione dellatto (sia che si tratti di un atto preparatorio
relazione, parere sia del provvedimento finale); il testo
viene scritto a mano o dattiloscritto; tutti i passaggi successivi,
interni alla stessa amministrazione o che implicano lintervento
di altre amministrazioni (come nella ipotesi dei pareri esterni o dei
concerti) comportano un trasferimento del documento cartaceo da un ufficio
allaltro, che avviene a mano o con i normali mezzi postali. Per
uscire da unamministrazione e per avere ingresso nellaltra
il documento deve seguire la trafila della protocollazione e della consegna
allufficio postale interno, che si ripete in sequenza inversa
nellufficio di destinazione.
Queste regole
fanno sì che dei tempi lunghi, che sono normalmente richiesti dalle
procedure amministrative (è per tale ragione che si parla di lentocrazia),
la maggior parte siano tempi morti, tempi cioè che non hanno alcuna
connessione diretta con il merito della scelta che deve essere compiuta.
E sono tempi che sfuggono a qualsiasi controllo: quando il documento
è uscito dalla stanza del funzionario che lha redatto è spesse
volte persino difficile ricostruire dove attualmente si trovi e comunque
nessuno, nemmeno il suo originario autore, ha competenza per rintracciarlo.
In questi comportamenti sta oggi la ragione della attenuata utilità
delle attrezzature informatiche: esse intervengono, nei casi in cui
sono utilizzabili, dopo che il complesso procedimento amministrativo
si è perfezionato. Ma i tempi morti, e le cause delle lentezze, si annidano
proprio in tali fasi anteriori. Qui sta la importanza delle idee propugnate
dal prof. Duni che, se attuate, avrebbero un impatto che senza esitazioni
andrebbe qualificato rivoluzionario. Lidea ferma di Duni è che
lelaborazione dellatto (intendendo per tale qualsiasi documento
attinente al procedimento amministrativo) ed ogni sua integrazione,
così come la trasmissione dello stesso ad altri uffici della stessa
o di altra amministrazione, debbano avvenire avvalendosi delle vie informatiche.
Duni formulò
le sue tesi nel 1978, in un articolo pubblicato sulla Rivista Amministrativa
della Repubblica Italiana. Ritorna ora sul tema presentando una ricerca
coordinata, che si conclude con una proposta operativa. Nel volume è
inserito un saggio lucidissimo dello stesso Duni, in cui tutti gli aspetti
della problematica sono esposti con grande chiarezza.
Nel 1978
le idee di Duni potevano ascriversi al futuribile. Nei dieci e più anni
trascorsi i progressi informatici sono stati tali da consentire prime
sperimentazioni.
Per la attuazione
del progetto è indispensabile tuttavia che si disponga non solo di attrezzature
più potenti e affidabili, ma che siano modificate anche alcune regole
attinenti alle procedure amministrative. In questo senso la teleamministrazione
è una disciplina giuridica in senso pieno perché studia le modifiche
che vanno introdotte a livello legislativo e regolamentare per adeguare
gli atti e le procedure amministrative alle esigenze informatiche, ferma
rimanendo la salvaguardia delle loro finalità e tipicità. Lavoro di
adeguamento di ampia portata, che dovrà soffermarsi su ciascuna delle
infinite procedure vigenti, e che non si esaurirà con la prima introduzione
della teleamministrazione, ma dovrà anche in seguito affinare continuamente
le soluzioni accolte, procedendo in parallelo con il progresso delle
attrezzature sul piano tecnico.
Ovviamente
sono molti gli aspetti problematici, da quelli della riservatezza e
della sicurezza a quelli della imputazione degli atti e della loro autenticazione.
Duni li affronta tutti e dimostra che risposte adeguate sono già conseguibili.
Sia nellarticolo
di Duni, sia negli altri saggi inseriti nel volume, sono elencati i
vantaggi che la teleamministrazione è in grado di assicurare. Se non
ce ne fossero altri, basterebbero i seguenti: salterebbero tutti i tempi
morti, che gravano oggi sulle procedure amministrative, potendo la trasmissione
da un ufficio allaltro e da una amministrazione allaltra
avvenire in tempo reale; diverrebbe possibile ad ogni ufficio mettere
a scadenzario latto trasmesso e sollecitare la risposta dellufficio
responsabile del passaggio successivo una volta che il termine normalmente
necessario per ladempimento sia trascorso; sarebbero fissate,
e chiaramente individuabili, le responsabilità con riguardo a ciascuna
distinta fase del procedimento; attraverso una valutazione statistica
dei dati si potrebbero fissare tempi norma per ogni fase del procedimento,
venire a conoscenza delle disfunzioni, accertarne le cause, individuarne
i responsabili; ultimo e non minore beneficio, si azzererebbero tutti
i tempi delle istruttorie nei giudizi amministrativi, dovendo supporsi
che i Tribunali abbiano a loro volta accesso diretto ai dati delle amministrazioni.
La teleamministrazione, come è facile intuire, darà a pieno i suoi frutti
quando luso ne sarà generalizzato.
Il progetto
elaborato dal prof. Duni dovrà trovare una prima applicazione nellUniversità
di Cagliari ed auspichiamo che vi trovi pronta attuazione e successo.
Sarebbe così compiuto il primo passo di una riforma che andrebbe considerata
quale lunica, vera, grande riforma della nostra pubblica amministrazione.